Nel decennale della morte
di un gigante della fantascienza
Nel decennale della morte
di un gigante della fantascienza
"La fantascienza è l'arte del possibile, mai dell'impossibile".
Una frase capace di condensare in poche parole tutto
il lavoro e la visione di chi la pronuncia. Pochi autori come
Ray Bradbury, infatti, hanno saputo cogliere dietro lo schermo
dell'immaginario fantascientifico i timori del "cittadino
comune" costantemente minacciato da quanto è insolito,
diverso, artificiale. Dall'epos alla distopia, dal lirismo alla
satira, l'autore di Cronache marziane e Fahrenheit 451, di
cui ricorre quest'anno il decennale della scomparsa, gioca
magistralmente su tutte le corde offerte dalla science fiction.
Questa nuova traduzione, firmata da Veronica Raimo,
è un'ottima occasione per apprezzare la lucidità del genio
capace di cogliere le cento, mille metamorfosi in corso ogni
giorno sotto i nostri occhi.