Geopolitica, economia, energia, ambiente: una guida al
mondo che verrà
False apocalissi, vere crisi ma non ci salverà lo stato
Il grande editorialista spiega le varie facce dei problemi che ci
attanagliano, mostrandoci i nostri punti di forza e le nostre debolezze.
Siamo alla fine della globalizzazione così come la pensavamo,
annunciata da una lunga serie di eventi. L¿attentato terroristico dell¿11
settembre 2001; la crisi dei mutui subprime del 2008; la Brexit e
l¿elezione di Donald Trump, infine la pandemia e la guerra in Ucraina,
con il conseguente shock energetico. A ciò si aggiungono altri
problemi, che aumentano l¿incertezza: cambiamenti climatici, squilibri
demografici, pressione migratoria e inflazione. Come uscirne?
Smettendo di credere alle profezie apocalittiche e rinunciando allo
statalismo, che sopprime le forze vitali del libero mercato. Infine,
puntando su energia, moneta e tecnologia (armi comprese). Un
obiettivo raggiungibile guardando ai giusti modelli e usando la crisi
odierna come motore dell¿innovazione futura.
Federico Rampini
Editorialista del «Corriere della Sera», è stato vicedirettore del «Sole 24
Ore», editorialista, inviato e corrispondente de «la Repubblica» a
Parigi, Bruxelles, San Francisco, Pechino e New York. Ha insegnato
alle università di Berkeley, Shanghai e alla Sda Bocconi. È membro del
Council on Foreign Relations, il più importante think tank americano di
relazioni internazionali. Tra i suoi ultimi libri di successo: Oriente e
Occidente, Fermare Pechino, Suicidio occidentale e America.
¿Una delle nostre forze è l¿economia di mercato, ci fa reagire alle crisi
con l¿innovazione. Dallo shock energetico degli anni Settanta sono nate
l¿auto elettrica e i pannelli fotovoltaici. Dall¿assistenzialismo non nasce
nulla¿.
Federico Rampini