Una rilettura del mito svela il lato oscuro e violento del mondo
antico
Non solo armonia e bellezza, ma anche eros, morte e sacrifici... Un
illustre studioso mostra un¿immagine inedita ¿ e inquietante ¿ della
grecità.
La mitologia greca rappresenta la matrice di tutte le narrazioni
successive e l¿insieme dei valori simbolici di una società: racconti in cui
accanto a imprese eroiche e grandi amori, viaggi straordinari e
incredibili metamorfosi trovano spazio anche ¿favole¿ crudeli e
sanguinarie. In questo saggio divenuto un classico, Detienne si
propone di interrogare la cultura greca scavando ¿negli abissi inquieti
della violenza barbarica e dell¿erotismo ambiguo¿. Attraverso una serie
di miti noti e meno noti (Dioniso, il dio bambino ucciso dai Titani, che
banchettarono con le sue carni; la pantera che attira le prede con il suo
profumo) indaga temi come il sacrificio, l¿attrazione, la morte, eros e
thanatos, facendo emergere un¿immagine della grecità che si distacca
dalla concezione classica di armonia, compostezza e bellezza.
Marcel Detienne (1935-2019), storico delle religioni, si è occupato in
particolar modo dell¿organizzazione religiosa e sociale dell¿antica
Grecia. Ha insegnato all¿École Pratique des Hautes Études e alla
Johns Hopkins University. Tra le sue opere: Il mito. Guida storica e
critica (a cura di); Le astuzie dell¿intelligenza nell¿antica Grecia (con J.-
P. Vernant); I maestri di verità nella Grecia arcaica; Dioniso a cielo
aperto; Sapere e scrittura in Grecia (a cura di); La vita quotidiana degli
dei greci (con G. Sissa); La scrittura di Orfeo.