Un invito a combattere l'inerzia e l'opacità del presente
C'è una forza luminosa dentro di noi, capace di smuovere le pietre e
generare qualcosa di nuovo e vitale.
Viviamo nella più flessibile delle società mai esistite, eppure tutto
intorno a noi sembra farsi di pietra. Nella penuria di simboli, nella
mancanza di passione, nel lento esaurirsi del desiderio, i rapporti
umani diventano inconsistenti e si giocano sempre più nella
dimensione immateriale della Rete; una profonda disaffezione circonda
la politica, che approfitta della paura per sollevare rabbia e
indignazione. Eppure, dice l¿autrice, una cura per le malinconie del
presente c¿è. Si chiama gioia, ed è mistero e incanto; è il contrario del
cinismo e della paura e richiede solamente di sapersi ascoltare. È ¿la
vocazione che ci chiama a essere noi stessi germinando e dialogando
con l¿Altro, educando i nostri figli al dono, scommettendo sul bene
comune, di cui è fatto il futuro¿ e che risiede in ognuno di noi.
Isabella Guanzini
Filosofa e teologa nata a Cremona, dal 2016 è professore ordinario di
Teologia fondamentale all¿università di Graz. Nel 2017 ha pubblicato
Tenerezza. La rivoluzione del potere gentile.