Il fenomeno editoriale del 2019: una saga dal sapore verghiano già venduta in tutto il mondo
Nella Sicilia di fine Settecento, tenacia, intelligenza e duro lavoro portano i Florio ai vertici di un impero. Tra amori, ambizioni e umane fragilità.
Bagnara Calabra, 1799. Il primo rumore che si avverte è un sibilo che nasce dal mare, poi arriva il rombo e tutto trema. La gente scende in strada terrorizzata, ricordando il devastante terremoto che nel 1783 ha ridotto tutto in macerie e reso orfani Ignazio e Paolo Florio. È in questo istante che Paolo, il maggiore dei fratelli, prende la decisione che cambierà per sempre le sorti della famiglia: lasciare la Calabria e avviare altrove una nuova vita.
Stefania Auci Trapanese di nascita e palermitana d'adozione, per scrivere il suo romanzo ha setacciato le biblioteche e le cronache giornalistiche dell'epoca, esplorando tutti i possedimenti dei Florio. Il risultato è un racconto che disperde la nebbia del tempo e ridà a questa famiglia tutta la sua straordinaria vitalità.