Lo storico inglese ci mette in guardia dal pericolo di affidarsi alle "figure carismatiche"

Hitler, Stalin, Mussolini, ma anche Thatcher e De Gaulle: i leader che con la loro personalità determinarono il corso del Ventesimo secolo.

Lo storico inglese considerato il maggior biografo di Adolf Hitler racconta l'Europa del Novecento attraverso una carrellata di "uomini forti": una serie di leader accomunati dall'avere conquistato non solo il potere ma anche, in misura variabile, il consenso delle nazioni grazie alla forza della loro personalità e alla convinzione con cui hanno fornito risposte semplicistiche a crisi di cui hanno saputo approfittare per condurre la propria scalata al vertice. Kershaw studia l'ascesa al potere e l'esercizio del comando di dodici figure: dittatori come Hitler, Stalin e Mussolini ma anche politici democraticamente eletti come Margaret Thatcher, Winston Churchill, Helmut Kohl e Charles de Gaulle, gli uni e gli altri responsabili di avere lasciato un segno profondo e talora tragico nella storia.

Ian Kershaw
È autore di numerosi libri sul nazismo, il Terzo Reich e Hitler tradotti in molte lingue. Tra quelli pubblicati in italiano: Hitler e l'enigma del consenso, Hitler 1889-1936, Hitler 1936-1945, Operazione Valchiria, Scelte fatali. Le decisioni che hanno cambiato il mondo 1940-1941, La fine del Terzo Reich, All'inferno e ritorno. Europa 1914-1949 e L'Europa nel vortice. Dal 1950 a oggi.

"Non è tutto oro quel che luccica: ecco un utile adagio da tenere a mente quando valutiamo le dichiarazioni dei leader politici che potrebbero salire al potere."
Ian Kershaw

Leggerlo perché
Un saggio che fornisce utili anticorpi per resistere alle soluzioni semplicistiche proposte da molte delle personalità cosiddette "straordinarie".