Una miccia accesa nel cuore del Mediterraneo che coinvolge i destini del mondo



Due studiosi uniscono le forze in un’analisi approfondita del conflitto arabo-israeliano.

In questo straordinario contributo al dibattito globale su una delle questioni più cruciali dei nostri tempi, due eminenti intellettuali contemporanei come il linguista statunitense Noam Chomsky e lo storico israeliano Ilan Pappé forniscono una critica acuta della complessa guerra tra Israele e i palestinesi, superando la semplice denuncia e offrendo soluzioni concrete e proposte d’azione. Prendendo le mosse dalla fondazione dello stato israeliano nel 1948 e seguendo le vicende del conflitto in Palestina, il testo affronta con audacia l’attuale impasse politica. Forte di una visione critica e di proposte chiare, il libro offre spunti di riflessione e nuove conoscenze al lettore più esperto e si distingue come un faro di speranza per chi cerca una risoluzione pacifica in Medio Oriente.

Noam Chomsky (Filadelfia, 1928) è il maggior linguista vivente e uno dei punti di riferimento della sinistra radicale internazionale. Fra gli ultimi volumi ricordiamo Minuti contati, Lotta o declino (con E. Feroz), Precipizio (con C.J. Polychroniou), Perché l’Ucraina (con C.J. Polychroniou), Le conseguenze del capitalismo (con M. Waterstone), Poteri illegittimi (con C.J. Polychroniou), Insieme per salvare il pianeta.

Ilan Pappé (Haifa, 1954), è nato da genitori ebrei sfuggiti alla persecuzione nazista, si è laureato alla Hebrew University e ha conseguito il dottorato a Oxford. Oggi insegna Storia all’Istituto di studi arabi e islamici in Gran Bretagna, all’Università di Exeter.